Signori, si taglia. Al Naias la crisi è palpabile. E poiché dalla crisi (Obama dixit) si esce con l'ecologia, ecco un numero mai visto prima di veicoli alternativi. Alcuni concreti, altri a livello di buone intenzioni. A farla da padrone le auto elettriche e ibride, ma la vera chiave di volta per un cambiamento reale sono gli accordi con i produttori di batterie. Se Mercedes lo scorso mese ha acquistato il 49% di Evonik, a Detroit Gm ha annunciato l'accordo con la coreana Lg per produrre nel Michigan, in uno stabilimento operativo nel 2010, le batterie (ovviamente agli ioni di litio) per la Chevrolet Volt.
Se Gm parla di futuro, Toyota pensa al presente con la terza generazione della Prius in vendita a primavera: è più larga, più lunga, e ha più bagagliaio. Obiettivo 400mila vendite nel 2010, di cui 180mila negli Usa. E la Lexus Hs250h, altra debuttante ibrida del gruppo, sarà in concessionaria a fine estate. Fatti, non parole. Come quelli della Honda, che farà pagare la nuova Insight meno della rivale Prius. La vettura utilizza un sistema Ima (Integrated motor assist) evoluto che consente di contenere i consumi in 4,4 litri/100 km e di emettere 101 g/km di CO2.
A mezza via tra promesse e fatti si mantiene Ford, che quest'anno arricchirà l'offerta ibrida in Usa con due novità – Ford Fusion e Mercury Milan – e annuncia un programma "elettrico" che prevede tra l'altro per il 2011 una piccola con cento miglia di autonomia, sviluppata con Magna International, e dei veicoli plug-in nel 2012.
Anche Chrysler pensa all'elettrico: puro con la concept car sportiva Dodge Circuit, "Extended range" (un piccolo motore a benzina ricarica le batterie) con la Jeep Patriot Ev e la Chrysler 200c Ev concept. «Nel 2010 sarà sul mercato il primo modello Extended range. Non è deciso quale, potrebbe essere il Voyager» dice Andrea Badolati, numero uno di Chrysler Italia. L'americana Fisker Automotive raccoglie gli ordini per la Karma (87.900 dollari negli Usa), supersportiva ibrida a quattro porte che fino a 75 km orari funziona in modalità solo elettrica. Nell'elettrico puro si affaccia anche Toyota svelando la Ft-Ev, basata sulla piccola iQ e destinata a debuttare negli Usa entro il 2012.
Le case tedesche, pur brillando soprattutto per i nuovi prodotti, non sono da meno sul fronte ecologico. Bmw conta sulle Serie 7 e X6 ActiveHybrid, oltre che sulla Mini E elettrica già pronta per i test pre-produzione. La Mercedes invece ha introdotto un sistema modulare presentato dal prototipo BlueZero, prossimo alla produzione di serie. La grande novità è la possibilità di realizzare tre modelli con diverse configurazioni di trazione: la BlueZero E-Cell elettrica pura con autonomia di 200 km, la BlueZero E-Cell Plus elettrica Extended range con autonomia di 600 km (100 in solo elettrico) e la BleuZero F-Cell a celle combustibili. «Quest'anno avvieremo la produzione in serie limitata delle prime Mercedes con pile a combustibile, seguite dal 2010 da modelli elettrici puri, sempre in piccoli numeri» ha detto il presidente del gruppo Daimler Dieter Zetsche. Sembra davvero che l'auto elettrica non sia più fantascienza, ma possa diventare la protagonista della mobilità del futuro. Anche se la distaccata freddezza con cui il gruppo Volkswagen (che per capacità tecnologiche e chiarezza di visione non è l'ultimo arrivato) guarda a questa soluzione legittima qualche dubbio.
